L’attesa della notte

L’ATTESA DELLA NOTTE (2018)
Edizioni Giovane Holden, Viareggio, 2018
ISBN: 978-88-3292-197-7

Sei racconti di orrore quotidiano, sei momenti di irruzione dell’irrazionale nella vita di persone comuni che, anche solo per un momento, sperimentalo lo spalancarsi dell’abisso del Non Senso in esistenze fino a quel momento scandite da consuete routine.
È proprio il contrasto tra realtà e fantasia, tra la cosiddetta “normalità” e un mondo popolato da creature mostruose ma affascinanti, che fa scattare l’inquietudine più profonda e diffonde il senso dell’horror che pian piano dilaga.
Vampiri e zombie dei nostri giorni i protagonisti delle storie: una madre nella fase depressiva post-partum, un giovane precario, introverso e sfigato in perenne ricerca del lavoro, una ragazza che cerca un po’ di stabilità sentimentale, un giovane in analisi per presunta crisi di identità, un anziano che non si rassegna alla perdita dell’amore per la morte della sua amata, un bambino che ha paura di vedere uno zombie che nessun altro nota.

L’ATTESA DELLA NOTTE (2018)
Edizioni Giovane Holden, Viareggio, 2018
ISBN: 978-88-3292-197-7

Sei racconti di orrore quotidiano, sei momenti di irruzione dell’irrazionale nella vita di persone comuni che, anche solo per un momento, sperimentalo lo spalancarsi dell’abisso del Non Senso in esistenze fino a quel momento scandite da consuete routine.
È proprio il contrasto tra realtà e fantasia, tra la cosiddetta “normalità” e un mondo popolato da creature mostruose ma affascinanti, che fa scattare l’inquietudine più profonda e diffonde il senso dell’horror che pian piano dilaga.
Vampiri e zombie dei nostri giorni i protagonisti delle storie: una madre nella fase depressiva post-partum, un giovane precario, introverso e sfigato in perenne ricerca del lavoro, una ragazza che cerca un po’ di stabilità sentimentale, un giovane in analisi per presunta crisi di identità, un anziano che non si rassegna alla perdita dell’amore per la morte della sua amata, un bambino che ha paura di vedere uno zombie che nessun altro nota.

Il tutto a comporre una vera e propria sinfonia del terrore come nei film dell’espressionismo tedesco, ma che si riempie, man mano che si passa da un movimento all’altro (o da una stanza all’altra) di echi e atmosfere gotiche e urbane al tempo stesso.

Da Milano alla Sicilia, passando per Roma, L’attesa della notte  è un viaggio nell’isteria di un’Italia sempre più divisa tra paura del diverso e disperata solitudine televisiva. Soprattutto è una ricognizione nelle spire di quel sonno della ragione che genera mostri. Alessandro Izzi costruisce storie verosimili anche se fantastiche, usando un linguaggio che prima ancora di farsi leggere si fa vedere. Contiene “La chiave per entrare” (2017) Vincitore del Premio Streghe, Vampiri & Co. per il Miglior racconto inedito.

Come nei primi film di detection di Dario Argento sino a Profondo rosso o in diversi film del genio Alfred Hitchcook oppure, per fare un caso più moderno, in quelli di M. Night Shyamalan (un regista molto amato da Alessandro Izzi pur con i suoi scivoloni in carriera), il lettore deve stare molto attento a quanto il narratore gli porge all’inizio. Non è detto che quanto appare, alla fine risulti vero… Leggere per credere o verificare. (Giovanni Spagnoletti)

Alessandro Izzi scrive con grande sapienza, costruendo storie verosimili anche se fantastiche, usando un linguaggio scorrevole e preciso che connota bene situazioni, stati d’animo, emozioni. Sa usare bene la suspense lasciando solo intravedere all’inizio quella che sarà poi la soluzione della storia. Mi sembra la sua prosa in continua evoluzione, in continuo miglioramento rispetto alle produzioni iniziali. Ottima prova la sua sia per la scelta del tema sia per l’indubbia capacità espressiva. (Edvige Gioia)

disponibile anche in formato e-book

INDICE

Prima parte
Sinfonia della morte e del perduto amore
L’attesa della notte
Della morte e del perduto amore
Un caffè a mezzanotte 
Viola
Seconda parte – Adagio e fuga
La chiave per entrare 
Fuori da qui


pag. 17
pag. 19
pag. 57
pag. 87
pag. 101
pag. 121
pag. 123
pag. 137

Prima parte
Sinfonia della morte e del perduto amore pag. 17
L’attesa della notte pag. 19
Della morte e del perduto amore pag. 57
Un caffè a mezzanotte pag. 87
Viola pag. 101
Seconda parte – Adagio e fuga pag. 121
La chiave per entrare pag. 123
Fuori da qui pag. 137

4 commenti su “L’attesa della notte”

  1. Motivazioni del Premio Miglior Opera Romanzo Horror

    Sullo sfondo di un registro lessicale ricco, ben strutturato e vivido, questa serie di racconti esprime una visione diversa e più “cerebrale” del genere horror. Nelle narrazioni è infatti la cupezza del messaggio sotteso a gettare il lettore in un gorgo d’inquietudine, in una subdola soggezione di fondo che l’autore tiene viva passando anche dalle più tradizionali atmosfere gotiche.

    Ass.ne GueCi

  2. Telefree

    Paura, orrore, personaggi magnetici ed enigmatici animano le storie raccontate con saggia attenzione (nella maniera sanguigna e feconda che Izzi predilige e che incatena il lettore), mentre la realtà e la fantasia tentano un “paso doble” affidandosi all’imprevisto, al “coup de théatre”, alla magia del “vedo e non vedo”. Il sogno irrompe, il “vento riempie il paesaggio di sinistra quiete” e la scena ha spesso il “grigiore di un film in bianco e nero”. I protagonisti sono inquieti e spesso in preda a sensazioni che non riconoscono come proprie e che li spingono a porsi domande prima che a pretendere risposte. Tutto è in movimento, finanche i vampiri che, nella bara, restano vigili quando non fuoriescono e che potrebbero, invece, abbandonarsi al loro momentaneo riposo… Tutti hanno una parte nel gioco delle scatole cinesi e delle ombre. Finanche i lettori, chiamati a dare e ridare vita ai personaggi, alle ombre, ai ricordi, alle attese, alle speranze, alle supposizioni.

    Sandra Cervone

  3. Close-up

    La rabbia, l’indifferenza, l’odio perfino che conosciamo sin troppo bene nell’Italia di oggi li ritroviamo tutti nel libro di Izzi, che non si limita però a registrare la superficie degli eventi, a rendere conto dei sintomi di un male che è più profondo e che accomuna tutti i “mostri” dell’Attesa della notte: la solitudine, l’alienazione di un mondo che ha perso le sue reti di sociali e solidali di riferimento e l’orizzonte della resistenza al male in un “sonno della ragione” che parte proprio dallo scollegamento delle persone – e dei mostri che combattono la loro solitaria battaglia in ogni “movimento” del libro. Un’alienazione declinata in tutte le sue forme: l’impossibilità di creare un rapporto (Viola), quello di trovare una propria strada (L’attesa della notte), l’assenza di empatia e la solitudine della vecchiaia (Della morte e del perduto amore), il dolore della malattia mentale (La chiave per entrare) o il tradimento della famiglia stessa nei confronti di un bambino in Fuori da qui, l’unico racconto in cui i mostri ritornano a far parte di quella realtà da cui forse, in fondo, non si erano mai troppo allontanati.

    Giovanna Branca

  4. Mangialibri (Leggi QUI la recensione completa)

    Alessandro Izzi, che ha scritto per il teatro ed è codirettore di “Close-up” assieme a Giovanni Spagnoletti ‒ che ha curato la prefazione di questo volume ‒ con L’attesa della notte ci propone dei racconti in chiave horror ma con un taglio decisamente inusuale, che molto si avvicina ai canovacci cinematografici. Gli zombie di Della morte e del perduto amore , un “andante moribondo”, escono dalle tombe, non per spaventare, ma per ripetere meccanicamente i loro ultimi gesti. E sono una moltitudine che produce, che disturba e irrita. Una fiumana di nuovi clandestini venuti a rubare il lavoro. Indifferenti a chi li critica, rivivono le loro ultime azioni grazie a una sorta di resurrezione mal venuta.

    Renzo Brollo

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